Un gruppo molto unito, forte e con la voglia di fare bene – Cosimo Caparrini

Ecco il nostro focus settimanale sul mondo amaranto. Questa settimana siamo tornati a mettere sotto la lente la Prima Squadra cercando di conoscere meglio uno dei volti nuovi di questa stagione, arrivato la scorsa estate alla corte di mister ANDREA LUCCHESI.

Si tratta di COSIMO CAPARRINI, centrocampista classe 2003 che nell’estate del 2018 dopo un 2° posto in campionato alle spalle della Sestese e una finale regionale persa 2-1 con lo Scandicci, passa dai Giovanissimi del Tau Altopascio all’Under 17 del Livorno. Dopo l’esperienza con la maglia labronica nel 2020 passa a Scandicci, dove disputa per due stagioni (anche se la prima appena abbozzata per il Covid) il campionato Nazionale Juniores chiudendo al 2° posto il 2021-’22 e facendo pure il proprio esordio tra i ‘grandi’ in Serie D. Poi, nell’estate del 2022 arriva alla Rondinella dove in due stagioni di Eccellenza colleziona 42 presenze, impreziosite da 2 gol. E quest’anno si sta confermando come un valore aggiunto nel centrocampo amaranto.

Sabato scorso è arrivata una bella vittoria in casa della Ginestra, quale è stata la chiave di volta?

«Sì, sabato è stata una grande vittoria, un 4-0 meritato, credo che la chiave per la vittoria l’abbiamo trovata ognuno dentro di noi, dando il cento per centro su ogni pallone per cento minuti».

Tra l’altro con due tuoi assist ad Alicontri e Ndaw, ci racconti un po’ le azioni?

«Ormai l’assist ad Alicontri è un copia e incolla ogni volta, punizione dalla trequarti sinistra, cross sul dischetto e spizzata in fondo alla rete, l’assist ad Aliu è stato un po’ più complesso perché eravamo in corsa, però io ed Aliu abbiamo una buona intesa, lui sa dove muoversi e io so dove dargliela, il resto è stato bravo lui a metterla poi in rete, inoltre ringrazio i miei due compagni che mi hanno fatto salire a quota 10 assist in campionato».

Con quello di sabato sono 8 risultati utili consecutivi, possiamo dire che ora la squadra ha acquisito la giusta consapevolezza?

«È vero, però dentro di noi sappiamo che potevamo fare molto di più, abbiamo lasciato qualche punto qua e là in queste ultime 8 partite, la consapevolezza di chi siamo credo che come squadra l’abbiamo sempre avuta fin dall’inizio, ci siamo trovati subito nonostante 11 arrivi nuovi, poi quando si crea un certo ambiente avvolte le cose sono più facili».

Domenica arriva il Colli Marittimi, avversario insidioso… 

«Certo, abbiamo molto rispetto per loro, ma come per tutte le altre squadre, sarà una bella partita».

Facciamo un passo indietro, cosa ti ha portato a Montelupo?

«Intanto parto con il dire che ringrazio chi mi ha portato a Montelupo, perché ho ritrovato la gioia di giocare a calcio, dico “ritrovato” perché purtroppo ci sono delle persone in certi ambienti che non sanno essere chiari con chi gli è servito fino al giorno prima. Comunque torniamo a noi, a Montelupo mi ha portato la voglia di rivalsa, ho sentito fin da subito che ero uno su cui volevano contare, è stato il mix giusto per spingere sull’acceleratore».

Com’è stato l’inserimento e cosa ti sta piacendo di più di questa prima stagione in amaranto?

«L’inserimento è stato molto facile, ho trovato un bel gruppo, molto unito, ma soprattutto forte e con la voglia di fare bene, poi ci divertiamo e questo è quello che conta».

Descrivici un po’ le tue caratteristiche…

«Allora, a me piace molto la gestione del pallone, mi piace molto pressare in avanti, l’ imbucata, i contrasti, il dribbling, credo di essere un mix tra mediano, mezzala e trequartista, inoltre sono uno che gli piace più l’assist che il gol».

Punto di forza?

«Affronto tutte le partite allo stesso modo».

Punto debole?

«Non te lo dico, altrimenti lo usano contro di me (ride)».

Compagno di squadra più “casinista”?

«Allora sul “casinista”, in senso buono ovviamente, ce la giochiamo io e Lensi, un po’ più io eh però siamo lì (ride)».

Quello più timido?

«Direi Marchi, però gli si vuole un bene dell’anima e sa che ha la nostra stima».

Chi non vorresti mai affrontare?

«Masoni, farebbe sicuro un goal».