Una bellissima sfida – Vincenzo Ingrassia

In estate si sono separate le strade tra la nostra società e TOMMASO GIORGI, con il ruolo di responsabile del Settore Giovanile che è stato così affidato a VINCENZO INGRASSIA. Altro montelupino doc, che dopo tanto ‘peregrinare’ tra alcune società della zona come calciatore e poi direttore sportivo, torna adesso a ‘casa’. Questa settimana abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lui per scoprirne motivazioni, obiettivi e qualche aneddoto oltre al lavoro fatto in estate con le nostre squadre del Settore Giovanile.

Partiamo dal tuo ingresso in società, Cosa ti ha “ri”-portato a Montelupo?

«Un forte senso di appartenenza a questi colori e naturalmente il presidente che conosco dai tempi di Malmantile».

Raccontaci un po’ le tue esperienze passate…

«Ho fatto tutta la trafila delle giovanili a Montelupo per poi passare a Malmantile e debuttare in prima squadra a 17 anni dopodiché Progresso e per finire gli amatori a Limite, dove ho vissuto gli ultimi anni di “carriera”».

Cosa ti ha portato a scegliere questo ruolo dopo aver appeso gli scarpini?

«Sinceramente non avevo nessuna intenzione di intraprendere questo percorso poi l’anno scorso alla Ginestra gli serviva un direttore sportivo a basso costo e da li ho iniziato questo percorso… Colgo l’occasione per ringraziare il mister Rizzo e Mirko che mi hanno dato una grossa mano, data la mia poca esperienza nel ruolo».

Cosa rappresenta per te questa nuova avventura?

«Rappresenta una bellissima sfida».

Veniamo a questa estate, soddisfatto della costruzione delle squadre?

«Sono soddisfatto di come sono state costruite le squadre, ma in come tutte le cose bisogna impegnarsi per migliorare».

Dacci tre caratteristiche che dovranno contraddistinguere la stagione delle nostre squadre giovanili…

«Impegno, rispetto, umiltà».

Che obiettivi vi siete posti?

«Quello di far sì che Montelupo sia un punto di arrivo e non una squadra di passaggio, anche perché mi piacerebbe che questi ragazzi arrivino a giocarsi il posto in Prima Squadra tra un paio di anni».

Rispetto agli avversari di campionato, come giudichi i gironi?

«Credo siano gironi alla nostra portata dove possiamo dire la nostra».

La cosa che ti ha colpito di più finora dell’ambiente amaranto?

«La collaborazione tra le persone a partire dal presidente fino a i custodi».

Com’era mister Lucchesi come compagno di squadra ai tempi del Progresso?

«Umile, sempre propositivo e non si lamentava mai…queste caratteristiche le ritrovo nella sua squadra».