Numerose esperienze alle spalle tra Settore Giovanile e Prima Squadra, la scorsa estate MASSIMILIANO BUHNE è entrato a far parte della nostra famiglia del MONTELUPO. A lui è stata infatti affidata la guida tecnica degli ALLIEVI PROVINCIALI. Finora gli Under 17 amaranto hanno raccolto esattamente lo stesso numero di vittorie e sconfitte (4), senza mai pareggiare, dimostrando soprattutto una squadra da trasferta con 3 successi in 4 gare lontano da MONTELUPO. Lo scorso weekend, però, la squadra si è sbloccata anche in casa travolgendo 7-0 il fanalino di coda Isolotto. E noi questa settimana abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere proprio con BUHNE per conoscerlo meglio lui e il suo gruppo.
Facciamo un passo indietro, cosa ti ha portato a Montelupo?
«Devo essere sincero, avevo già una mezza parola con un’altra società, ma quando mi ha chiamato il direttore Lensi, che ho conosciuto a San Miniato Basso prima che intraprendesse la propria avventura qui, ho subito accettato. Inizialmente c’è stato un po’ di difficoltà a fare la squadra poi, anche se tutt’ora siamo numericamente un po’ corti, sono arrivati alcuni ragazzi che erano con me a San Miniato Basso e talvolta vengono a darci una mano anche i nostri classe 2010».
Com’è stato l’inizio di stagione?
«Avevamo iniziato bene vincendo un torneo pre-campionato a Montelupo, in cui abbiamo battuto anche squadre che disputano i regionali, poi però a tre giorni dall’inizio del campionato si è infortunato gravemente FEDERICO MILANESI, centrocampista per noi molto importante che purtroppo ha già chiuso la sua stagione, e abbiamo dovuto rivoluzionare un po’ il modo di giocare perché siamo un po’ corti a centrocampo. Così siamo passati da un 4-2-3-1 alla difesa a tre anche perché abbiamo degli esterni molto bravi e veloci. In campionato finora siamo andati meglio in trasferta che in casa, ma abbiamo anche affrontato quasi tutte le big del campionato, per altro senza mai sfigurare».
Quali sono gli obiettivi che vi siete posti?
«Stiamo lavorando per cercare di disputare un campionato in cui possiamo giocarcela con tutti, cercando poi al tempo stesso di preparare più ragazzi possibili al campionato regionale del prossimo anno. Sono convinto che diversi elementi li possano fare benissimo».
Che gruppo hai trovato?
«Sono tutti ragazzi molto disponibili con una grande cultura del lavoro, che non vengono al campo tanto per passare un po’ di tempo, come mi è capitato in passato di avere, ma con la voglia di fare quello che gli viene chiesto per cercare di migliorarsi allenamento dopo allenamento. Cerchiamo di lavorare ad alta intensità.».
Cosa ti è piaciuto di più invece finora in campo dei tuoi ragazzi?
«Il fatto che anche nelle partite in cui siamo usciti sconfitti abbiamo comunque sempre saputo creare diverse occasioni da rete, per esempio all’esordio con il Signa perdemmo 2-0, ma sbagliammo un rigore e prendemmo un palo. L’unico difetto e che non riusciamo a tenere alta l’attenzione per tutti e novanta i minuti, soprattutto in difesa, dove talvolta abbiamo fatto degli errori che ci sono costati caro. Anche dal punto di vista fisico, poi, i ragazzi stanno bene e questo grazie anche al grande lavoro del nostro preparatore atletico GIORGIO GAMBASSI e alle caratteristiche di molti dei nostri ragazzi, che sono brevilinei e scattanti».
Quale è l’idea di gioco che state cercando di portare avanti?
«Lavoriamo per giocare a due tocchi a centrocampo, recuperare palla il prima possibile e attaccare subito la profondità, anche perché non abbiamo punte molto abile nel proteggere palla spalle alla porta e lavorare di sponda. E onestamente finora anche contro le prime della classe siamo sempre rimasti in partita, venendo sconfitti solo nel finale per esempio sia contro la Rondinella, che è la squadra che mi ha impressionato di più, sia col Montespertoli, che a livello di qualità di rosa è però secondo me la più completa del girone. Se all’inizio dovevamo costruire anche un gruppo, adesso stiamo invece lavorando sui dettagli, che sono quelli che ci possano permettere di crescere e puntare a scalare qualche posizione in classifica».
Adesso, infatti, il calendario si fa un po’ in discesa…
«Sulla carta l’avversario più difficile che dobbiamo ancora affrontare è il San Donato Tavarnelle, ma anche le sfide contro le squadre sulla carta inferiori dovremmo affrontarle con l’atteggiamento giusto, altrimenti rischiamo di complicarci la vita».