Quattro chiacchiere con Mattia Grazzini

Iniziamo un viaggio all’interno della nostra realtà amaranto, dando voce con appuntamenti a cadenza regolare ai vari protagonisti montelupini, dai dirigenti responsabili ai tecnici delle varie squadre.

Questa settimana cominciamo con una chiacchierata con il responsabile della Scuola Calcio, MATTIA GRAZZINI.

Come giudichi finora la stagione della Scuola Calcio?

“Senza dubbio positiva in quanto finalmente dopo lo stop e tutte le difficoltà del post covid, abbiamo potuto vedere nuovamente i campi pieni di bambini. Inoltre tutti i nostri gruppi stanno aumentando di numero in ogni categoria e questo e senza dubbio di buon auspicio anche per le prossime stagioni”.

C’è un gruppo che ti ha sorpreso maggiormente?

“Sono tutti gruppi molto omogenei e direi che non mi ha colpito un gruppo in particolare, ma piuttosto l’insieme in quanto in ogni categoria abbiamo riscontrato una crescita esponenziale dei bambini a livello di gioco. Tutti i gruppi hanno trovato una loro identità, a dimostrazione di una crescita sportiva in continua evoluzione”.

Cosa ti aspetti dalla fase primaverile di campionato e dagli appuntamenti con i tornei estivi?

“Spero che tutti i gruppi continuino ad affrontare con impegno, come fatto fino ad oggi, i vari impegni che troveranno sulla loro strada, in modo da continuare a migliorare, crescere e maturare sia dal punto di vista calcistico sia da quello di esperienze quotidiane”.

Qual è la prima cosa che colpisce di questi bambini quando vengono agli allenamenti?

“La loro voglia di giocare. La vitalità con cui si allenano e il sorriso che li contraddistingue. Abbiamo gruppi particolarmente numerosi, ma i bambini riescono sempre a diventare un entità unica. Riescono infatti a legarsi uno all’altro senza invidie e contrasti, ma solo con la gran voglia di divertirsi e di stare insieme”.

Dai un voto al lavoro svolto finora dai vari staff tecnici.

“Senza dubbio ottimo in quanto esprimono sempre massimo impegno, trasferendo positività a questi piccoli calciatori”.