Quattro chiacchiere con Massimiliano Gori

Nel consueto appuntamento settimanale di approfondimento con uno dei protagonisti della nostra realtà amaranto, questa volta è il turno del direttore sportivo di Prima Squadra e Juniores, MASSIMILIANO GORI di rispondere ad alcune domande sulla stagione in corso.

Quanto rammarico ha lasciato il ko di misura con l’Affrico di domenica scorsa in Promozione?

“Ha lasciato molto amaro in bocca per come l’avevamo preparata in settimana, in cui lo staff tecnico aveva curato ogni minimo dettaglio. Poi chiaramente anche per come è andata la partita perché una volta trovato il vantaggio stavamo arginando bene l’Affrico, poi per una leggerezza abbiamo subito il pari sul finire del primo tempo come nel finale di gara abbiamo incassato il secondo gol, stavolta per un errore dell’arbitro perché è stato viziato da un evidente fallo di mano. La colpa comunque è anche nostra perché in precedenza abbiamo sbagliato almeno due importantissime occasioni per riportarci in vantaggio. Ora comunque dobbiamo guardare avanti trovando forza da questa ottima prestazione, a partire dalla sfida di domenica prossima all’Antella contro la capolista”.

A due giornate dalla fine la Rignanese si è rifatta sotto, mentre i play-off sono ora lontani 4 punti: il Montelupo è dove vi aspettavate di essere?

“Forse si meritava qualche punto in più anche se, per esempio, il punto in più contro l’Affrico mi avrebbe potuto far rispondere in maniera diversa. Alla fine comunque penso che siamo dove ci meritiamo di essere sia per le belle vittorie ottenute sia per qualche leggerezza che ci è costata care in alcune partite. L’importante è essere consapevoli di dove siamo per capire cosa ci aspetta. Non dobbiamo guardare né Luco né Rignanese, ma focalizzarci sulla sfida di domenica ad Antella. Andiamo in casa della capolista in una gara in cui entrambe abbiamo da perdere e da guadagnare. Dovremo quindi stare molto attenti e preparare al meglio la partita”.

Quale è stata per ora la vittoria o la partita che ti è piaciuta di più?

“Forse è l’unica che non ho visto perché per motivi personali non ho potuto seguire la squadra ed è quella di Rignano. L’ho infatti vissuta in maniera differente dalle altre, attaccato al telefonino aspettando gli aggiornamenti nella chat dello staff. Mi hanno regalato una vittoria davvero importante, che per me è stata la più bella proprio perché vissuta in modo diverso”.

C’è qualche aspetto del gruppo o qualcuno in particolare che ti ha sorpreso?

“In questo gruppo ci sono entrato in punta di piedi con il massimo rispetto per tutti i ragazzi, soprattutto verso i ‘vecchi’, che alla fine sono proprio quelli che mi hanno sorpreso di più per la loro disponibilità e il loro attaccamento alla maglia. Tutti i capisaldi dello spogliatoio, in primis Delfino che è un ragazzo speciale che ha dato la sua disponibilità in alcuni momenti in cui era impensabile. I giovani mi sorprendano e li ringrazio ogni giorno per la disponibilità che ci danno”. 

I tanti giovani che stanno facendo esperienza ed altrettanti in rampa di lancio sembrano assicurare comunque un futuro roseo, sei d’accordo?

“Direi di sì anche perché finora se ne è potuta vedere solo una piccola percentuale, in quanto ce ne sarebbero anche altri pronti e bravi uguali. Sono le situazioni e i ruoli che magari per il momento hanno fatto ritardare il loro ingresso in Prima Squadra. Per quanto riguarda le note e le presenza, ma comunque non per quanto riguarda il lavoro settimanale perché a girare riempiono moltissimo gli allenamenti della Prima Squadra con massima disponibilità. Alla fine è facile lavorare per una società come il Montelupo che sforna ragazzi a livello dilettantistico di qualità e in quantità buona”.