Obiettivo raggiunto! Parla Peselli, mister degli U15

Decimo posto con 34 punti frutto di 9 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte con 38 reti fatte e 43 subite. Questo il bilancio stagionali dei nostri GIOVANISSIMI che hanno così centrato l’obiettivo stagionale della società, ossia la salvezza nel campionato regionale. Un’annata vissuta tra alti e bassi, con un cambio di allenatore a dicembre quando Gianluca Peselli è stato chiamato per sostituire Claudio Masiello, con il momento peggiore che è stato vissuto tra la fine di gennaio e metà marzo quando i nostri ‘lupacchiotti’ non sono riusciti a vincere per sette partite di fila con 4 pari e 3 sconfitte. Riprendendosi però nelle ultime giornate con ben 3 vittorie (14 gol fatti e nessuno subito) e 2 soli ko con altrettante big come Floria e Settignanese. A livello individuale i migliori marcatori sono stati UMBERTO BITOSSI ed ETTORE MAZZEI, entrambi arrivati in doppia cifra con 10 reti ciascuno. Per commentare questi mesi abbiamo fatto due chiacchiere con mister PESELLI.  

Obiettivo raggiunto, qual è stato il maggior pregio dei ragazzi?

“Abbiamo conquistato la salvezza all’ultima giornata di un campionato non semplice, però con pieno merito e ne siamo felici e contenti. Tuttavia ho un po’ di rammarico perché quando sono arrivato ero convinto, e lo sono tutt’ora, che questo gruppo poteva fare qualcosa di meglio di quello che abbiamo fatto. C’erano condizioni e possibilità per un tipo di campionato diverso, però, molto probabilmente ci è mancato qualcosa. Abbiamo avuto alti e bassi, ci è mancata la mentalità che non siamo riusciti ad acquisire nel credere di poter essere una mina vagante, una squadra in grado di poter fare risultato su ogni campo e lo abbiamo anche dimostrato. Dopo la sosta abbiamo avuto una flessione, che abbiamo pagato a caro prezzo in alcune partite ritrovandoci in una posizione di classifica non semplice, ma il pregio dei ragazzi è stato quello di crederci fino in fondo”.

C’è una partita chiave o un momento in cui avete capito che il traguardo era alla vostra portata?

“Quando sono venuto a Montelupo, sinceramente avevo altri obiettivi ed ero convinto di raggiungere qualcosa di più importante di una salvezza, ne sono sempre stato pienamente convinto. Quindi, per me, la salvezza non è mai stata in discussione e non ritengo quindi ci siano state delle partite chiave. Probabilmente, però, non sono riuscito a coinvolgere pienamente questo gruppo su quello che è il mio pensiero calcistico. A causa poi anche di alcune squalifiche e infortuni abbiamo dovuto sudare le sette camicie. Peccato perché il campionato era alla portata di questi ragazzi”.

Come giudichi questi mesi? Dove hai visto la squadra migliorare?

“Sono stati mesi sicuramente positivi, ho preso questi ragazzi che erano in una situazione particolare, li ho portati fino in fondo e li ho visti crescere. Mi auguro che in futuro si possano portare dietro tanti messaggi e consigli che ho cercato di dar loro. Sono stato un amico, ma allo stesso tempo un allenatore esigente, che ha cercato sempre di portarli al massimo, in ogni allenamento, a volte lo abbiamo fatto altre volte no ma questo non certo per colpa loro. Per trovare continuità bisogna avere una certa mentalità di lavoro e tante volte ci è mancata, non ti dico voglia di lavorare, ma l’approccio al lavoro per tanti di loro è stato un po’ difficile. Ritengo comunque che sia stata un’annata positiva, sono contento che almeno nei Giovanissimi il Montelupo possa partecipare al campionato regionale anche il prossimo anno”.

Avete già parlato per il futuro?

“Abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente, stiamo cercando di capire quale può essere la mia posizione per il prossimo anno. Io sono una persona che ha voglia di raggiungere degli obiettivi ambiziosi, quindi valuteremo insieme al presidente, però al di là di quello che verrà deciso sarà una decisione presa insieme. Mi auguro che la società sia contenta di quello che ho cercato di fare e anche se il nostro rapporto di collaborazione non dovesse continuare per me non sarebbe un addio ma un arrivederci. Mi sono infatti trovato benissimo sia coi ragazzi che con la società, fatta di persone sincere ed oneste e il gruppo di genitori, veramente importante, che non ci hanno mai fatto mancare niente. Insomma se la mia esperienza dovesse finire qui si sarebbe chiusa nel migliore dei modi perché l’obiettivo della società è stato raggiunto e ho visto una crescita dei ragazzi. Per il futuro ne parleremo definitivamente a giorni con il presidente”.