Il ritorno al gol, e alla vittoria. Ce lo racconta Fabrizio Anedda.

Insieme ad ALIOUNE NDAW è il capocannoniere della squadra con 5 reti, ma di queste l’ultima, quella di domenica scorsa, ha sicuramente un sapore particolare. Oltre che per la bellezza, splendido destro a giro, il guizzo di FABRIZIO ANEDDA è valso il ritorno al successo della Prima Squadra dopo quasi due mesi di astinenza. L’1-0 che ha piegato nei minuti di recupero l’Invictasauro ha fatto esplodere di gioia il CASTELLANI e tutta la panchina, che si è riversata in campo per abbracciare il bomber. Per lui sono 54 le reti complessive segnate con la maglia amaranto addosso. Facciamo dunque quattro chiacchiere con l’attaccante classe 1995.

Il 2024 è iniziato al meglio, quanto era importante vincere questa gara?

“Moltissimo perché era sette partite che non vincevano, quindi questi tre punti sono stati veramente importanti”

Raccontaci un po’ il gol e quali emozioni hai provato…

“È stato molto emozionante perché è arrivato all’ultimo minuto dopo vari tentativi di tutta la squadra. È stato come una liberazione sia per me che non segnavano da diverse giornate sia per la squadra, che ha portato a casa i 3 punti”. 

Fino ad allora sembrava una partita stregata…

“È vero, sembrava proprio che non volesse entrare: prima la traversa di Tremolanti, poi il tiro di Safina, il colpo di testa di Alicontri… ci siamo andati vinci molte volte, abbiamo stradominato ma la palla non voleva entrare. Poi alla fine con questa zampata vincente siamo riusciti a vincere”. 

Dai un voto al girone di andata del Montelupo e al tuo…

“Alla squadra do un 6, ossia la media tra l’8 della prima parte di stagione e il 4 della seconda, non tanto per l’impegno ma per i risultati che non sono arrivati. Così come do un 6 anche al mio girone di andata, perché nella prima parte è stato molto proficuo dal punto di vista del gol, mentre nella seconda non ho mai segnato”.

Chi sono i trascinatori nello spogliatoio? E i più “silenziosi”?

“I trascinatori sono bene o male tutto il gruppo, diciamo, ‘vecchio’ che c’è a Montelupo: io, Marrazzo, il capitano, poi c’è Lensi che comunque è arrivato da due anni è anche lui è un leader nello spogliatoio. Ma come lo sono Tremolanti, Safina e Alicontri che hanno grande esperienza. Diciamo insomma che c’è un gruppo ‘vecchio’ solido e c’è anche un bel gruppetto di giovani che sta venendo su. Il più silenzioso può essere Edoardo Bini, ma che a suo modo è comunque un leader perché trasmette a tutti grande serenità, sicurezza e tranquillità. È un ragazzo molto intelligente. Secondo me è molto pacato, quindi riesce a capire molte situazioni e a gestirle nel miglior modo”. 

Hai un idolo o un giocatore a cui ti ispiri?

“No, non ho un giocatore a cui mi ispiro in modo particolare”.

C’è qualche aneddoto divertente a cui magari ogni tanto ripensate con i compagni?

“Onestamente, cosi su due piedi, non me ne viene a mente nessuno”.

Obiettivi personali e di squadra per questo 2024?

“A livello personale spero di fare più gol possibili, mentre per quanto riguarda la squadra ci siamo posti l’obiettivo di arrivare ai play-off e per i valori che ha questo gruppo penso che sia nelle nostre corde”.

Intanto sabato i ragazzi di ANDREA LUCCHESI saranno protagonisti dell’anticipo della prima giornata di ritorno, ospitando alle 14.30 al CASTELLANI il San Miniato. Una gara particolare proprio per il tecnico e bomber ANEDDA, che sotto la torre di Federico hanno trascorso stagioni importanti. Ma sarà una gara importante anche per il MONTELUPO perché il San Miniato ha un solo punto in meno e viene dal rotondo successo casalingo contro il quotato Colli Marittimi. In più con sole 11 reti subite, i rossoblù sono una delle difese meno perforate del girone.