Dagli Juniores Regionali, balzati in vetta nello scorso weekend dopo il vittorioso scontro diretto con lo Zenith Prato ai GIOVANISSIMI UNDER 15, che in testa alla classifica del proprio girone REGIONALE ci sono dall’inizio della stagione. Cinque successi in altrettante gare per i nostri giovani amaranto, che nello scorso fine settimana hanno battuto 3-0 anche il Bibbiena, portando a 15 sia il bottino dei punti, più 3 sul Rinascita Doccia battuto a domicilio proprio all’esordio stagionale, che quello delle reti fatte: con 5 centri il miglior marcatore attuale è ALESSANDRO BOVA, davanti a TOMMASO LAMBARDI, autore di 3 gol. Appena 3, poi, i gol subiti con due clean sheet. Per questo, in vista del prossimo impegno, questa settimana abbiamo deciso di farci raccontare un po’ questo gruppo dalla voce del loro allenatore MASSIMO MASI
Primi a punteggio pieno dopo 5 giornate, te lo aspettavi?
«Onestamente era difficile aspettarselo, però diciamo che i presupposti dopo l’anno scorso erano buoni».
Nell’ultima partita convincente 3-0 al Bibbiena, cosa ti è piaciuto di più dei tuoi ragazzi?
«Quello che mi piace di questa squadra, indipendentemente dalla partita di domenica scorsa, è che questi ragazzi hanno acquisito la mentalità giusta, ossia che i risultati si fanno attraverso la prestazione, attraverso il gioco. E lo hanno dimostrato fin dall’anno scorso, perché giocano a calcio e lo fanno bene, quest’anno ancora meglio rispetto all’anno scorso nonostante la categoria sia più difficile. E il loro grande merito è proprio quello essere i primi a pretendere di giocare bene e divertirsi in campo. Perché poi quando giochi bene ti diverti anche».
E ora arriva la trasferta, sulla carta abbordabile, con il Santa Firmina: come l’avete preparata?
«Andiamo a giocare a Firmina di Arezzo, una squadra che sulla carta appare abbordabile, ma anche con il Bibbiena noi abbiamo giocato veramente bene, ma loro si sono dimostrati un avversario difficile da affrontare. Del resto in questo campionato nessuna squadra è facile da battere, forse solo la Poliziana è un po’ più indietro di tutti. Qundi anche a Firmina sarà sicuramente una partita difficile, tanto più che loro vengono da un pareggio per 2-2 colto sul campo di una delle migliori squadre come la Rondinella. Dovremo stare molto attenti»
Facciamo un passo indietro, come l’avete allestito questo gruppo in estate?
«Diciamo che questo gruppo è il frutto di un biennio di lavoro e non soltanto di quanto fatto nell’ultima estate. La maggior parte di loro viene dalla Scuola Calcio e già l’anno scorso i direttori sportivi sono stati bravi ad inserire dei giocatori che poi si sono rivelati la ciliegina sulla torta su una base già buona. E questo ci ha permesso di fare una stagione eccezionale l’anno scorso e quest’anno di essere partiti così bene, speriamo di continuare così mantenendo quelle che sono un po’ le nostre aspettative».
Appunto, quali sono gli obiettivi?
«Salvarci il prima possibile, poi chiaramente noi vorremmo fare un bel campionato e stare il più possibile in cima alla classifica. D’altro casto i presupposti ci sono tutti. In ogni modo la priorità è il mantenimento della categoria, la società ci tiene moltissimo e noi speriamo di darle qualche soddisfazione».
La migliore caratteristiche dei tuoi ragazzi?
«Avere la pazienza di seguire un allenatore come me che sono molto scrupoloso e pretende molto da loro, perché secondo me hanno delle qualità ed è importante che le tirino fuori. Per noi allenatori è importante cercare di metterli nelle migliori condizioni per farlo, ma serve che i ragazzi credano in quello che fanno e seguano l’allenatore e loro hanno fiducia in me come credo abbiano sempre avuto anche gli anni passati negli allenatori venuti prima di me. Del resto si vede nella loro preparazione calcistica, che è di un buon livello».
Finora miglior attacco e miglior difesa, è l’equilibrio la vostra arma in più?
«Sì, è vero, siamo una squadra che prende pochi gol e ne potrebbe fare ancora molti di più, ma i suoi gol riesce comunque sempre a farli, questo è anche grazie ad un equilibrio di squadra, in cui i ragazzi ci mettono molto del loro perché sanno come stare al meglio in campo per far sì che la squadra ne possa giovare».
Dopo le prime 5 giornate che idea ti sei fatto del campionato?
«È presto per dare dei giudizi definitivi, ma rispetto a ciò che ho visto finora il Doccia è un’ottima squadra, là siamo riusciti a vincere ma è stata una partita molto difficile, è una squadra che ha nelle corde la possibilità di poter arrivare tra le prime, ma ci sono anche altre squadre molto ben attrezzate, forse anche più di noi come il Signa, il Terranuova Traiana o il Limite anche se in questo momento la classifica dice cose diverse. Per questo penso che dobbiamo aspettare altre sette/otto giornate per avere un quadro più preciso dei valori in campo. Di sicuro tutte le squadre sonoabbastanza organizzate ed hanno tutte una grande voglia di fare risultato».
Facciamo un gioco: saresti soddisfatto se a fine stagione…
«Arrivassimo ad avere una buona classifica attraverso il gioco, questo per noi è stato fin dal primo momento il presupposto principale: fare risultato grazie al gioco, oltre ovviamente alle qualità dei nostri ragazzi che hanno un livello medio buono e si compensano l’uno con l’altro in tutti i ruoli».
Vedi ragazzi potenzialmente da prima squadra nel tuo gruppo?
«Assolutamente, hanno la possibilità e le qualità per poter essere potenziali giocatori della Prima Squadra, che è un obiettivo importante per la società, che ha messo davanti a tutto il Settore Giovanile per trarne poi giovamento per la Prima Squadra. Sarebbe una soddisfazione per tutti, per me, per la società, ma anche per i ragazzi e i genitori stessi. La maggior parte di loro, infatti, è Montelupo e credo che poter giocare per la prima squadra non sia solo un obiettivo ma anche un vanto. E poi la soddisfazione sarebbe doppia perché, come dicevo, molti di loro hanno fatto tutta la trafila a Montelupo, dalla Scuola Calcio al Settore Giovanile e ci auguriamo possano proseguire fino alla Prima Squadra. Sarebbe il premia al lavoro fatto negli anni. Io ci credo e lo spero tanto».