I primi mesi in amaranto di Andrea Pucci

Dal 13 novembre è entrato, o per meglio dire è tornato, a far parte dell’organico amaranto ANDREA PUCCI. Già direttore sportivo, carica con cui fu protagonista della promozione del 2015-’16 in Prima Categoria, il nuovo direttore tecnico di Prima Squadra e Juniores ci ha raccontato un po’ come sono andati questi mesi e quali sono le prospettive future.

Dopo le difficoltà di fine 2023, il 2024 della Prima Squadra è cominciato alla grande, segno di un buon lavoro durante la sosta?

“I periodi negativi capitano, ma la squadra è sempre stata in fiducia e ha sempre lavorato bene seguendo le direttive dello staff. Dal canto suo la società è stata brava a non alimentare allarmismi e tensioni inutili”.

Il mercato invernale ha portato pochi innesti, ma mirati, soddisfatti dei ragazzi arrivati?

“La società ha inserito elementi di prospettiva ed è intervenuta sul ruolo dove era numericamente scarsa. È stato deciso di valorizzare le scelte di giugno, che secondo me sono state ottime”.

Avreste voluto fare qualche altra cosa?

“Non mi piace il mercato di riparazione, lo reputo difficilmente risolutivo. Quindi è stato giusto restare così”.

Facciamo un passo indietro, come è nato il tuo ritorno a Montelupo?

“Con il Presidente e tutto l’ambiente ci conosciamo bene, ritenevo giusto e per me salutare stare un anno fermo, ma il richiamo del campo è stato troppo forte”.

In un ruolo un po’ diverso dal solito, come ti stai trovando?

“Ti dico la verità, è un ruolo di condivisione e questo mi fa altro che crescere. Sono arrivato in punta di piedi in un posto dove le cose funzionano bene e sono stato accolto alla grande da Massimiliano Gori, che è la persona con la quale collaboro più di ogni altro. Spero di poter essere sempre più utile al Montelupo”.

Dietro alla Prima Squadra ci sono tanti interessanti Juniores, chi vedi più pronto per la Promozione? 

“La formazione Juniores è molto forte e di prospettiva nella stragrande maggioranza dei suoi elementi. La vera forza è mister Belli con il suo staff, secondo me ideali per far diventare giocatori i giovani”.

Domenica vi aspetta una trasferta difficile sia per la lontananza che per l’avversario, a caccia di punti salvezza, come dovrete affrontarla?

“Domenica andiamo ad affrontare un avversario che si gioca una delle ultime possibilità per restare attaccato alla salvezza, arei preferito giocare a Sesto o San Miniato. Ci vorrà umiltà e sacrificio e tanto rispetto per l’avversario, se vogliamo portare a casa un risultato positivo”.

Qual è l’obiettivo per questa seconda parte di stagione?

“La stagione deve finire in crescendo sotto il punto di vista del gioco, dell’amalgama del gruppo e dei risultati. E poi dobbiamo iniziare a pensare al prossimo anno, testando con i grandi i ragazzi della Juniores”.