Focus sugli Esordienti 2012 in un’intervista a Mirko Landini

Altra tappa all’interno della nostra grande famiglia amaranto per fare quattro chiacchiere con i nuovi allenatori o con chi ha cambiato gruppo rispetto alla scorsa stagione. Questa settimana abbiamo deciso di concentrare il nostro approfondimento su MIRKO LANDINI e il suo staff composto da MARCO GIGLIO, CLAUDIO SIMBULA e TOMMASO FORNAI a cui sono stati affidati gli ESORDIENTI 2012.

Come giudichi questa prima parte di stagione? Dai un voto al gruppo per come si allenano, per il comportamento e per quello che riportano in campo…

“Direi positiva, è servita principalmente per fare conoscenza con i ragazzi, essendo noi allenatori nuovi e loro un gruppo numeroso (ben 39 bambini). Per quanto riguarda gli allenamenti i ragazzi mostrano interesse e un buon impegno generale, ma ancora riescono a riportare in campo solo poche cose anche perché questa prima parte ci è servita per capire le qualità e le capacità di ciascuno di loro e non abbiamo proposto cose particolari”.

Facciamo un passo indietro, come ti sei approcciato a questa stagione con una nuova categoria da seguire?

“Appunto …”facendo un passo indietro”. Dopo due anni di Settore Giovanile pensavo di aver iniziato un percorso nel calcio a 11 e invece mi è stato proposto di ritornare alla Scuola Calcio, ma una volta accettato l’incarico ho iniziato come sempre, con grande impegno ed entusiasmo”.

Che gruppo hai trovato?

”Come dicevo prima è un gruppo numeroso e chiaramente non omogeneo, ci sono ragazzini che in questo momento sono più pronti e altri che devono fare qualche sforzo in più, ognuno con carattere e caratteristiche diverse, ma in generale è un buon gruppo e cosa molto importante sempre presente agli allenamenti”.

Com’è il rapporto tra voi dello staff tecnico?

“Dal mio punto di vista “eccezionale”. Marco Giglio, Claudio Simbula e Tommaso Fornai sono tre ragazzi con una forte passione per il calcio, con ottime capacità tecniche ma soprattutto umane che gli permettono di entrare subito in sintonia con i ragazzi, insieme condividiamo metodi di allenamento e ogni decisione che riguarda la squadra”.

Cosa vi sta piacendo di più di questi ragazzi?

“La partecipazione agli allenamenti e il buon rapporto che hanno tra loro”

Quanto è importante per loro questa categoria che li prepara al calcio a 11?

“E’ molto importante, perché inizialmente devono abituarsi al calcio a 9 visto che fino a pochi mesi fa giocavano a 7 e dopo poco cominciare a prepararsi al calcio a 11, che è un altro mondo. Abbiamo un biennio a disposizione per portare il maggior numero di ragazzi pronti per il Settore Giovanile”.

Raccontaci qualche aneddoto simpatico capitato in questi primi mesi…

“Allenando ragazzini di questa fascia di età e un gruppo così numeroso ogni allenamento ci regala situazioni divertenti per fortuna, perché alla fine divertirsi e sorridere deve rimanere la base del nostro percorso. Anche i viaggi in trasferta dello staff sono momenti da non sottovalutare (sorride)”.