Fabiani e Coli ci raccontano i primi mesi di stagione con gli Allievi 2008

Nuovo appuntamento con i nostri focus settimanali sulla famiglia amaranto. Questa volta ci siamo soffermati a fare quattro chiacchiere con la coppia di allenatori CRISTIANO COLI e FABIO FABIANI, che dopo aver guidato lo scorso anno gli ALLIEVI REGIONALI 2006, quest’anno hanno preso in mano il gruppo 2008, che partecipa al girone A di Merito del campionato ALLIEVI B PROVINCIALE.

Intanto partiamo da un primo bilancio della vostra esperienza a Montelupo, come vi siete trovati e come giudicate quanto fatto finora?

“Quella che è appena cominciata per noi è la terza stagione qui a Montelupo dopo le sette trascorse a Signa e, per quanto mi riguarda (parla FABIO) MONTELUPO per me è come una seconda casa, con questa maglia ho giocato 40 anni fa, perdendo tra l’altro anche un campionato ai rigori contro il Limite a San Casciano. Conosco inoltre da tempo sia il presidente De Luca, che per un periodo mi ha anche allenato quando ero alla Laurenziana, che il direttore generale Gabriele Alderighi, e Valesco Meozzi, contro i quali ho giocato durante la mia lunga carriera da calciatore. Anch’io mi sono trovato subito benissimo (aggiunge CRISTIANO), la società non ci fa mancare niente e poi ci sono degli ottimi impianti. Siamo soddisfatti soprattutto del rapporto che si è instaurato con i ragazzi del 2006, che abbiamo seguito negli ultimi due anni, come ci fa estremamente piacere che ELIA CINTELLI faccia parte in pianta stabile della Prima Squadra e ben 12 di quei ragazzi compongono adesso la rosa della JUNIORES REGIONALE ELITE”.

Quest’anno ripartite dal gruppo del 2008, da seguire per un biennio fino agli Allievi, come lo avete trovato e cosa vi sta piacendo di più di questi ragazzi?

“È un buon gruppo formato da 24 ragazzi e siamo contenti di come si allenano, ma devono ancora crescere. Noi siamo i primi a cui piace scherzare, ma devono capire che c’è anche il momento di pigiare sull’acceleratore con attenzione e concentrazione. Perché solo allenandosi con intensità si cresce e si migliora e poi se lo ritrovano in partita”. 

Date un voto a questa prima parte di stagione… 

“Per il momento siamo settimi in classifica e veniamo da tre sconfitte consecutive, ma lo scorso week-end a Santa Maria, per esempio, abbiamo fatto un ottimo secondo tempo pareggiando l’iniziale svantaggio. Poi, purtroppo al terzo dei cinque minuti di recupero concessi abbiamo incassato il gol del definitivo 2-1 del Santa Maria. Comunque nel complesso diciamo che ci riteniamo abbastanza soddisfatti, quindi, per il momento darei un 6.5 a quanto fatto finora”.

Dove ritenete che ci sia da lavorare di più? Avete qualche aneddoto simpatico da raccontare su questi primi mesi?

“È normale che qualcuno sia più avanti e altri un capellino più indietro, ma il nostro compito è proprio quello di farli migliorare. Quello che ci rende fiduciosi è che sono tutti predisposti a imparare e, cosa non da poco, sono quasi sempre tutti presenti agli allenamenti. Da parte nostra cerchiamo di variare il più possibile il lavoro settimanale in modo da stimolarli continuamente. Per quanto riguarda gli aneddoti ce ne sono due in particolare, il primo è che ogni volta che un ragazzo compie gli anni deve portare da mangiare per passare un po’ di tempo insieme nello spogliatoio dopo l’allenamento. È un modo per unire il gruppo e creare empatia. L’altro riguarda soprattutto me (afferma FABIO) e un gioco che faccio sempre con i ragazzi prima che cominci l’allenamento: li sfido a colpire la traversa da 30/40 metri e a chi ci riesce gli offro un Estathé. Per ora quest’anno sto risparmiando (sorride)”.

È cambiato il vostro approccio al lavoro settimanale cambiando annata?

“No, per il momento stiamo seguendo la falsa riga di quanto fatto nei due anni precedenti, dividendo la settimana in tre sedute facciamo la prima più atletica, la seconda incentrata sulla forza e la terza su velocità e tecnica, con schemi e tiri in porta. Poi, dal prossimo anno incrementeremo un po’ il lavoro”.  

L’obiettivo stagionale?

“Puntiamo ad entrare nei primi sei posti di questa prima fase per poter poi fare la seconda contro le altre migliori sei dell’altro raggruppamento. Anche se l’obiettivo principale è quello di riuscire a creare la stessa empatia che si era sviluppata con il gruppo dei 2006, migliorando ciascuno di loro in previsione dei campionati regionali che speriamo di poter fare il prossimo anno”.