Dario Cerrini, al debutto in Prima Squadra, con le idee molto chiare

Nome: DARIO. Cognome: CERRINI. Anno di nascita: 2006. Ruolo: Attaccante. Tratti distintivi: Ottima tecnica e grande visione di gioco.

Cresciuto nel florido Settore Giovanile del San Michele Cattolica Virtus ed esploso l’anno scorso allo Sporting Arno, dove con 21 centri ha contribuito a tenere in corsa fino alla fine i rosanero di Badia a Settimo per la vittoria del girone D regionale poi andata alla Folgor Calenzano, quest’anno è approdato alla nostra JUNIORES ÉLITE e dopo i primi mesi di ambientamento ha avuto addirittura la soddisfazione della convocazione in Prima Squadra.

Domenica scorsa contro l’Atletico Piombino, poi, ecco l’esordio in Promozione quando mister ANDREA LUCCHESI lo inserisce nella ripresa al posto del coetaneo ELIA CINTELLI. Un altro ragazzo della JUNIORES, la cui crescita costante viene premiata con l’approdo tra i “grandi”. E per poco CERRINI non regalava anche i 3 punti a TREMOLANTI e compagni. Questa settimana abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere proprio con lui.

A mente fredda quali sono state le prime sensazioni del debutto?

“Per il mio debutto ero sicuramente un po’ teso ma al mio ingresso in campo sono stato subito aiutato dai miei compagni di squadra, che mi hanno trasmesso tranquillità e sicurezza”.

Poteva essere addirittura memorabile se il portiere non ti avesse negato la gioia del gol?

“Decisamente, sarebbe stato un debutto indimenticabile se non fosse stato per il portiere che ha fatto una bella parata”.

Un altro risultato positivo, ma continua la sterilità offensiva, cosa vi è mancato per segnare?

“Per quanto riguarda la via del gol, come condiviso da tutta la squadra, quello che è mancato è stata la lucidità sotto porta, abbiamo avuto troppa frenesia”.

Quali sono le tue caratteristiche? Hai un attaccante a cui ti ispiri?

“Sono un attaccante a cui piace di più l’assist del gol, il dribbling e lo scambio nello stretto, non faccio della mia miglior qualità la velocità e la fisicità. Un giocatore a cui mi hanno sempre attribuito somiglianza per il modo di giocatore è Ilicic e mi ci rispecchio molto nelle sue caratteristiche”.

Come giudichi fin qui la tua stagione?

“La prima parte della stagione è stata molto difficile per l’impatto con una categoria nuova e importante per me come quella Juniores Élite, ma adesso mi sento molto più sicuro”.

Con la Juniores siete in corsa per la salvezza, la classifica rispecchia i vostri valori o vi aspettavate qualcosa di più?

“La zona delle classifica in cui ci troviamo non rispecchia i nostri valori, siamo una squadra molto giovane, che trova difficoltà a affrontare squadre più esperte ma faremo di tutto per mantenere la categoria”.

C’è un allenatore, di quelli che hai avuto, a cui sei più legato?

“Il mister che sicuramente mi ha fatto crescere di più, soprattutto sotto l’aspetto caratteriale ma anche calcistico è stato Alessandro Atzeni, che ho avuto l’anno scorso allo Sporting Arno”.

Qual è il compagno sempre pronto a scherzare nello spogliatoio?

“Sicuramente Tommaso Nicolosi, è quello più divertente sempre con la battuta pronta”.

C’è un gol o una partita che ti sono rimasti nel cuore?

“Più che un gol è stato l’assist nella partita di ritorno contro il Limite e Capraia dell’anno scorso, che ci ha permesso di lottare fino alla fine per la vittoria del campionato regionale”.

Il tuo obiettivo per questo finale di stagione e per il futuro?

“Il mio obbiettivo è di dare un contributo alla salvezza della Juniores e proseguire il percorso con la Prima Squadra, magari anche segnando il mio primo gol”.