Per noi contano soprattutto il percorso e la crescita dei ragazzi – Mirko Landini

L’ultimo successo sul campo del Certaldo, il sesto consecutivo, ha permesso ai nostri UNDER 14 di chiudere la prima fase del campionato GIOVANISSIMI B PROVINCIALE al 2° posto solitario dietro soltanto alla corazzata Giovani Fucecchio 2000, che ha vinto tutte le partite disputate. Un piazzamento che permette ai ragazzi allenati da MIRKO LANDINI e dal suo prezioso collaboratore CLAUDIO SIMBULA di qualificarsi per la seconda fase a carattere regionale. Un risultato eccezionale, che proviamo ad andare a ‘sviscerare’ scambiando due chiacchiere proprio con LANDINI, sui numeri, le partite e il suo gruppo.

10 vittorie su 13, secondo posto, secondo miglior attacco e seconda miglior difesa, numeri eccezionali…

«Sono numeri importanti e fanno piacere considerato l’equilibrio del girone. Siamo contenti ma per noi contano soprattutto il percorso e la crescita dei ragazzi, i risultati sono la conseguenza del lavoro fatto in settimana, dell’impegno e della disponibilità che il gruppo mette in ogni allenamento».

A Certaldo avete colto la sesta vittoria di fila, quale è stata la chiave della partita?

«La chiave è stata l’atteggiamento. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, su un campo complicato, e i ragazzi hanno interpretato bene la gara applicando quanto detto in settimana, concedendo poco e sfruttando bene gli spazi che sapevamo ci avrebbero concesso».

Unici ko negli scontri diretti, seppur di misura, a parte contro la corazzata Fucecchio?

«A Fucecchio abbiamo affrontato una squadra molto forte, costruita per vincere e nettamente superiori. Le altre due partite invece le abbiamo giocate alla pari, anzi a Montespertoli a dire il vero abbiamo dominato per lunghi tratti, ma spesso sono partite che si decidono su episodi e si paga qualche errore di troppo, comunque le sconfitte servono per imparare».

Era l’obiettivo la qualificazione alla fese regionale?

«Sinceramente no, a inizio stagione l’obiettivo principale era far crescere il gruppo, sia dal punto di vista tecnico che umano e dare continuità al lavoro fatto nei due anni precedenti. La qualificazione alla fase regionale è una grande soddisfazione, ma soprattutto una bella opportunità di confronto e crescita per i ragazzi».

Facciamo un passo indietro, come definiresti il tuo gruppo ad inizio anno?

«Era un gruppo con buone qualità, che già conoscevamo perché siamo al terzo anno con loro, abbiamo avuto alcune partenze, l’arrivo di due ragazzi nuovi e l’incognita del passaggio al calcio a 11, ma abbiamo visto fin dal primo giorno di ritiro grande disponibilità al lavoro e tanta voglia di dimostrare».

Dove sono cresciuti di più in questi mesi?

«Sicuramente nella mentalità e nella gestione delle partite. Ora sappiamo affrontare meglio anche i momenti di difficoltà senza perdere la testa e senza abbatterci, siamo un gruppo molto “resiliente”».

Sotto quale aspetto/i devono invece ancora migliorare?

«Possiamo crescere nella continuità e nella cattiveria agonistica in alcune fasi della gara, dobbiamo aumentare la velocità di pensiero e di esecuzione nelle giocate individuali, dobbiamo imparare a chiudere prima le partite e a essere ancora più concreti negli ultimi metri di campo».

C’è una partita che ti ha soddisfatto più di altre?

«Più che una singola partita, ci ha soddisfatto la continuità mostrata nelle ultime settimane. Se devo sceglierne una, direi che la vittoria di Certaldo è stata speciale non solo per il risultato.

C’è un episodio invece in cui i tuoi ragazzi ti hanno sorpreso?

«Sì, quando abbiamo giocato con il Gambassi, dove i ragazzi hanno ribaltato una partita complicata con grinta e cuore, una vittoria ottenuta soffrendo e giocando in inferiorità numerica per gran parte della gara. È stato il segnale che il gruppo sta diventando squadra e probabilmente ci ha dato la scossa per il finale di stagione».

E adesso, cosa ti aspetti dalla seconda parte della stagione?

«La fase regionale che andremo a giocare sarà sicuramente molto difficile ma al tempo stesso molto affascinante perché ci metterà di fronte il meglio del calcio dilettanti della Toscana. Mi aspetto lo stesso atteggiamento visto finora, un ulteriore passo avanti nella crescita individuale e di squadra e continuare a lavorare con serenità, sfruttando ogni partita come occasione di esperienza e miglioramento senza guardare troppo il risultato e la classifica».

AVANTI AMARANTO!