Quattro chiacchiere con Michele Forciniti e Francesco Merlino

Eccoci con il nostro consueto corner dedicato ad una delle nostre formazioni. Dopo aver messo sotto la lente di ingrandimento tutte le squadre del Settore Giovanile, questa settimana iniziamo a concentrarci sulla Scuola Calcio dando spazio agli ESORDIENTI A (9 vs 9) allenati da MICHELE FORCINITI, FRANCESCO MERLINO e MANOLO BONI. Dopo una prima fase chiusa a quota 21 punti grazie a 7 vittorie in 10  gare, i giovani amaranto si sono confermati anche nella seconda fase primaverile collezionando altri 19 punti, frutto di 6 successi e 1 pari in 11 partite. Sentiamo quindi cosa ci raccontano i tre istruttori.

Come giudicate fin qui la vostra stagione?

“Prima di tutto ci piace sottolineare che con la collaborazione dei mister del 2011 e del responsabile della Scuola Calcio Mattia Grazzini abbiamo deciso di creare una squadra mista unendo i due gruppi 2010 e 2011, in modo da far giocare anche chi, per l’elevato numero di giocatori o perché leggermente più indietro, non avrebbe trovato l’adeguato spazio nelle rispettive squadre. E dobbiamo dire che è stata un’iniziativa molto bella, accolta in maniera positiva sia da genitori che dai bambini e dalla società. I ragazzi più grandi poi sono stati eccezionali, prendendosi cura dei compagni più piccoli ed aiutandoli se necessario. Insomma, è nato un gruppo molto coeso e collaborativo, di cui siamo veramente soddisfatti. Basta pensare che durante le partite i bambini che rimangono fuori vengono sempre al campo a sostenere i propri compagni. Inoltre, tra noi istruttori c’è stata subito sintonia e tutti abbiamo potuto portare il nostro contributo. Dopo un breve periodo di assestamento, con il tempo siamo cresciuti sia sul piano tattico che tecnico ed abbiamo ottenuto anche dei discreti risultati, che al di là delle belle vittorie o delle sconfitte che ci hanno permesso di crescere. Insomma per noi il voto alla stagione è 7”

Quali sono gli aspetti che curate maggiormente e dove sono migliorati di più i bambini?

“Lavoriamo molto sulla tenuta fisica e abbiamo un buon riscontro, dato che finiamo le partite con la stessa intensità con cui le iniziamo. Ripartenza dal basso evitando i rinvii del portiere e occupazione degli spazi vuoti sono i due punti su cui insistiamo maggiormente, oltre a lavorare su due moduli di gioco diversi da adottare durante la partita in base alle caratteristiche dei giocatori. Allenarsi con perseveranza permette una crescita costante dei bambini e ci teniamo a sottolineare un’aspetto molto bello di questo gruppo: a questa età spesso quelli meno bravi rischiano di essere esclusi dal gruppo, invece i ‘veterani’ hanno accolto con entusiasmo e coinvolto in tutte le attività, pure quelle extra calcistiche, sia gli ultimi arrivati sia chi ha iniziato da poco a giocare”.

C’è una partita che ricordate con maggior soddisfazione?

“Il derby con il Limite, partita molto sentita sia dai giocatori in quanto diversi sono ex, che dagli accompagnatori. Inoltre è stata giocata di fronte ad una tribuna piena, non solo di genitori ma anche di sostenitori di entrambe le squadre. Il Limite è una buona squadra e nel primo tempo andammo sotto di due gol, ma sono bastate poche parole durante l’intervallo per caricare i ragazzi, i quali nella ripresa hanno lottato su tutti i palloni senza tregua, riuscendo a ribaltare il risultato e a vincere 3-2. E’ stata una partita bellissima e combattuta, ottimamente giocata da entrambe le squadre a cui va solo un grosso applauso per grinta, correttezza e voglia di vincere messa in campo. Encomiabili poi i nostri ragazzi, che hanno portato a casa una bella vittoria con i denti e con il cuore”.

Ci sono aneddoti o particolari situazioni accadute durante l’anno che vi piace ricordare?

“A volte facciamo un torello che coinvolga tutti, allenatori compresi, un cerchio dove ci teniamo per mano, situazione molto divertente e goliardica con battute e sfottò. Chi è nel mezzo e non intercetta la palla paga pegno mentre tutti gli altri lo canzoneggiano, naturalmente in un clima disteso e divertente. Inoltre abbiamo anche diviso i bambini in tre gruppi ispirati da alcuni lati caratteriali, loro sono entusiasti del proprio gruppo e ci tengono a rimarcare la propria appartenenza con cori e canzoni. I tre gruppi sono stati denominati ‘Merenda’, ‘Disperazione’ e ‘Passione’”.

Definite il vostro gruppo con 3 aggettivi…

“Grintoso, fantasioso e imprevedibile”.

Quali sono i prossimi obiettivi? 

“Abbiamo terminato il campionato e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni. Adesso ci attendono i tornei dove cercheremo di essere protagonisti. Tra questi parteciperemo ad uno a Cervia di tre giorni, dove i ragazzi vivranno la loro prima esperienza lontano da casa. A settembre quando siamo partiti ci siamo dati l’obbiettivo di preparare i giocatori affinché siano pronti per entrare in quello che rappresenta il calcio nella sua più totale essenza, ossia quello a 11 e siamo convinti che quanto fatto li potrà sicuramente aiutare nel loro adattamento”.